La mia foto
Medico Fisiatra, Medico Ayurvedico diplomato c/o Ayurvedic Point (Corso di Master quadriennale in Medicina Ayurvedica), insegnante di Yoga, oli essenziali

venerdì 30 ottobre 2020

Gli otto passi di Patañjali: gli Yama

 

Gli Yama sono pratiche sociali universali.

“Non violenza, veridicità, onestà continenza e assenza di avidità per i beni materiali al di là delle proprie necessità sono i cinque pilastri degli Yama” – Yoga Sūtra II, 30

“Gli Yama sono i grandi voti, potenti e universali, non condizionati da luogo, tempo e classe” – Yoga Sūtra II, 31

Gli Yama dovrebbero formare il contesto di regole su cui basare una società, una sorta di comandamenti; ci permettono di vivere nella società essendo praticanti di Yoga.

Gli Yama sono 5:

  • AHI (non violenza, non far del male, non interferenza). Questo precetto va al di là del semplice non uccidere, magari dell’essere vegetariani per evitare che un essere vivente venga ucciso per fornirci del cibo. Il praticante di Yoga crede che tutti gli esseri viventi siano interconnessi, quindi una volta che siamo profondamente convinti di questa cosa è inevitabile cercare di non fare del male ad alcun essere vivente. Una violenza alla quale spesso non pensiamo è quella che ci autoinfliggiamo inconsapevolmente; mangiare cibo spazzatura, raggiungere livelli di stress tali da ammalarci, non prenderci cura del nostro corpo, della nostra mente e della nostra anima sono tutte forme di violenza nei nostri confronti. Per essere amorevoli e non violenti verso le altre creature dobbiamo innanzitutto esserlo verso noi stessi. Strettamente collegati ad ahisā ci sono i concetti di libertà dalla paura (la paura genera infatti violenza) e libertà dalla collera.

“Quando la non violenza in parole, pensieri e azioni è resa stabile, l’uomo abbandona la sua natura aggressiva e gli altri cessano di essere ostili in sua presenza. – Yoga Sūtra II, 35

  • SATYA (verità). Sincerità di pensiero, parola e azione. Anche qui la verità va intesa in senso ampio: parlare in modo “vero” (ma anche sempre senza violenza), pensare in modo vero (non raccontarsi storie non vere, cercare di vedere le cose per quello che sono veramente e non per quello che la nostra mente crede di vedere), verità nel modo di comportarsi (agire in linea con le nostre verità, con quello in cui crediamo veramente).
  • ASTEYA (non rubare). Oltre al semplice “non rubare” asteya include anche il non essere invidiosi degli averi altri, non utilizzare qualcosa per uno scopo diverso da quello previsto.
  • BRAHMACHARYA (continenza). Il termine brahmacharya è spesso interpretato come castità. Nella tradizione yogica il brahmachārī è un uomo che completamente assorbito dallo studio dei testi sacri. Questo non vuol dire che chi pratica e studia yoga debba essere celibe e vivere in castità; l’energia sessuale è una delle espressioni della forza vitale, quindi brahmacharya significa usare in modo saggio le nostre energie, le nostre forze sia fisiche che mentali per l’evoluzione spirituale.
  • APARIGRAHA (libertà dall’avarizia, assenza di cupidigia). Aparigraha significa radunare o accumulare; quindi vivere senza averi superflui e senza avidità. Ma non solo, aparigraha è anche non attaccamento al proprio pensiero, significa non avere rigidità mentale.

Ovviamente siamo esseri umani, non siamo perfetti, quindi per essere dei praticanti yoga non dobbiamo essere perfetti in tutti questi principi; l’importante è fare del nostro meglio per comportarci secondo questi precetti. Quando sbagliamo riconoscere l’errore e ripartire da lì per migliorarci lungo il cammino dello yoga.

BIBLIOGRAFIA

  • “Commento agli Yoga Sūtra di Patañjali” di B. K. S. Iyengar
  • “Teoria e pratica dello yoga” di B. K. S. Iyengar


giovedì 29 ottobre 2020

OLIO ESSENZIALE DI VETIVER

 


Il Vetiver è una pianta erbacea che raggiunge i 2 metri di altezza originaria dell’India tropicale; il Vetiver ha radici che si sviluppano molto in profondità, infatti viene anche usata per consolidare il terreno. Il Vetiver possiede un aroma ricco, esotico e complesso che è molto usato in profumeria.



Come tutte le radici l’olio essenziale di Vetiver ha un effetto calmante e stabilizzante sulle emozioni, allevia il nervosismo, è calmante e rasserenante. Ci aiuta a ritrovare il nostro centro quando l’ansia e lo stress ci fanno sentire dispersi. Il Vetiver facilita la concentrazione e la chiarezza mentale. 

Può essere utile per favorire un buon riposo notturno diffuso in camera da letto da solo o in sinergia con altri oli essenziali (per esempio a me piace molto con il bergamotto) o massaggiato sui piedi prima di andare a dormire diluito in un olio vettore (per es. mandorle, cocco ecc..).

L’olio essenziale di Vetiver può anche favorire la circolazione, per questo può essere massaggiato sulle gambe dopo averlo diluito in un olio base o aggiunto all’acqua del bagno (sempre prima diluito in olio vettore o in sale marino o Sali Epsom).

MODO DI UTILIZZO

  • Aromaterapia: Da tre a quattro gocce in un diffusore. Si armonizza bene con: tutti gli agrumi, sandalo, rosa, geranio, ylang ylang, lavanda, patchouli, neroli, cardamomo e salvia sclarea.
  • Uso Topico: Applicare da 1 a 2 gocce nella zona desiderata puro o diluito con olio vettore (per es. mandorle, cocco, jojoba). L’olio essenziale di Vetiver ha un profumo molto intenso per cui secondo me diluito in un olio base non profumato lo rende più piacevole e fa anche in modo che possiamo applicarlo su una superficie maggiore di pelle rispetto all’applicazione puro. Si può usare come olio da massaggio per stimolare la circolazione e calmare le emozioni.

L’olio essenziale di Vetiver è molto denso, per cui dobbiamo avere molta pazienza per fare uscire da goccia dal contagocce (è un utile allenamento per la nostra pazienza); in alternativa possiamo utilizzare una pipetta contagocce per prelevarlo dalla boccetta.


AVVERTENZE

Possibile sensibilità cutanea. Tenere lontano dalla portata dei bambini. In caso di gravidanza, allattamento o problema di salute, consultare il proprio medico. Evitare il contatto con gli occhi, l’interno delle orecchie e le zone sensibili.

*Questo post non è destinato a diagnosticare, trattare, curare o prevenire alcuna malattia. Se assumete dei farmaci o soffrite di qualche patologia chiedete sempre al vostro medico prima di assumere internamente gli oli essenziali.

mercoledì 28 ottobre 2020

YOGA: solo attività fisica o anche altro?

 


Nel mondo occidentale lo Yoga è sempre più visto come un’attività fisica di moda, cool, proposto da palestre, influencer e personaggi famosi. Lo Yoga viene presentato come un’attività prettamente fisica per dimagrire, scolpire, migliorare postura e mal di schiena o togliere lo stress della vita quotidiana sedentaria. Certo lo Yoga è anche tutto questo ma è decisamente molto di più altrimenti rischia di essere per pochi belli, magri ed elastici che riescono a fare posizioni quasi circensi e fotogeniche. 

Alla parola Yoga sono state date diverse traduzioni: collegare, unire, legare insieme i fili della mente; sostanzialmente mente e corpo si collegano in modo che siamo completamente presenti nel momento della nostra pratica. È stato anche tradotto come l’unione dello spirito individuale con l’Anima universale, l’unione del corpo con la mente e della mente con l’anima. Per raggiungere questo stato di “unione” possiamo percorrere diverse discipline di Yoga con sfumature e caratteristiche diverse, quella che è più diffusa qui in occidente è l’Hatha Yoga che utilizza molto le posizioni fisiche, corpo come strumento per ottenere benessere fisico, mentale, spirituale e per elevare la coscienza.

Se ci rifacciamo a uno dei testi classici dello Yoga tra i più famosi, gli “Yoga Sūtra” di Patañjali, gli asana (le posizioni fisiche dello Yoga) sono solo uno di ben 8 passi. Otto gradini che il praticante Yoga dovrebbe “salire”, seguire, per praticare davvero la disciplina dello Yoga.



Patañjali scrisse gli Yoga Sūtra circa 2500 anni fa e in essi spiega il metodo con cui una persona può evolversi e vivere in armonia con sé stesso.

Nei prossimi post vedremo a uno a uno tutti gli otto passi descritti da Patañjali.

venerdì 23 ottobre 2020

OLIO ESSENZIALE DI YLANG YLANG

 


L’Ylang Ylang è un albero sempreverde che può superare i 10 metri in altezza originario delle Filippine e oggi coltivato anche in Madagascar, Comore, Mauritius. La parte utilizzata per produrre l’olio essenziale sono i fiori. Il termine Ylang Ylang significa “il fiore dei fiori”, infatti si dice che in natura non esista un profumo così dolce e fiorito come quello dei fiori di questo albero.

È un olio dal profumo molto intenso, quindi è sempre meglio usarlo diluito per apprezzarne meglio la fragranza.

BENEFICI FISICI

  • Lenitivo per la pelle, calma le irritazioni cutanee.
  • Stimola la crescita dei capelli.
  • Utile come supporto in caso di tachicardia o ipertensione arteriosa legate allo stress.

BENEFICI MENTALI ED EMOZIONALI

Ha effetto sul sistema nervoso centrale, infatti distende e rilassa e contemporaneamente sostiene il tono dell’umore. Dal punto di vista emozionale è equilibrante; allontana paure, ansia, insonnia ma anche rabbia e irritabilità. Supporta la persona nel rilascio di emozioni “imbottigliate”, represse come rabbia e tristezza. Si dice che sia l’olio del bambino interiore, infatti, rilasciando le emozioni represse dannose, incoraggia a ritrovare gioia di vivere e giocosità riconnettendoci col nostro cuore.

È un’essenza femminile afrodisiaca; libera gioia, sensualità, femminilità ed entusiasmo.

AYURVEDA

  • Rasa: dolce
  • Vipaka: dolce
  • Virya: rinfrescante

Tende a ridurre Vata e Pitta e ad aumentare Kapha.

USI

  • Massaggiato sulla pelle diluito in un olio base o applicato sui polsi.
  • Aggiunto a shampoo e balsamo.
  • Per bagni rilassanti (non versare direttamente l’olio nella vasca da bagno ma diluito precedentemente in sale marino, Sali di Epsom o olio vettore)
  • Diffuso nell'ambiente (io lo utilizzo spesso nel diffusore della camera da letto insieme al Bergamotto). 
Qui sotto alcuni esempio di oli da unire all’Ylang Ylang nel diffusore.

 


N.B. Assicurarsi che abbia le certificazioni di olio essenziale puro in quanto l’olio essenziale di Ylang Ylang è molto spesso sottoposto a adulterazioni.


BIBLIOGRAFIA

  • "PsicoAromaterapia" ed. Il Punto d'Incontro
  • “Guida completa agli oli essenziali” ed. Il Punto d’Incontro
  • Āyurveda e aromaterapia” ed. Il Punto d’Incontro
  • “Emotion and essential oil”
  • DoTerra Blog

*Questo post non è destinato a diagnosticare, trattare, curare o prevenire alcuna malattia. Se assumete dei farmaci o soffrite di qualche patologia chiedete sempre al vostro medico prima di assumere internamente gli oli essenziali.

lunedì 19 ottobre 2020

Come cura la medicina ayurvedica


 In Āyurveda per curare si utilizzano gli elementi costitutivi della natura e dell’ambiente che ci circonda. L’Āyurveda si occupa della cura di corpo, sensi, mente, anima, ambiente e stile di vita. In particolare, si prendono in esame i seguenti aspetti della vita:

  •           Nutrizione: valutazione ed aggiustamento della nutrizione individuale (intesa sia materialmente come cibo, sia quello di cui nutriamo la mente, che vediamo, leggiamo, ascoltiamo)
  •           Farmaci (prodotti a base di erbe, latte, ghee)
  •           Trattamenti fisici (cosiddetti massaggi ayurvedici con specifiche manualità e specifici oli medicati/polveri)
  •           Pratica Yoga
  •           Ecologia mentale: sviluppo della consapevolezza, la persona deve rendersi conto di essere responsabile della propria vita e della propria salute; la nostra salute è nelle nostre mani.
  •           Ambiente: è fatto delle stesse cose di cui siamo fatti noi, quindi ha una azione determinante sulla nostra salute.

È importante valutare il contesto in cui viviamo, capire quello che abbiamo a disposizione e utilizzare quello che abbiamo a disposizione per curarci e/o mantenere lo stato di salute.

Fondamentale è ricordarci che per il mantenimento dello stato di benessere è importante TUTTO quello che facciamo (e pensiamo) nelle 24 ore.

giovedì 15 ottobre 2020

OLIO ESSENZIALE DI EUCALIPTO (EUCALYPTUS RADIATA)

Gli alberi di eucalipto sono alberi sempreverdi che possono crescere anche un metro all'anno, fino a raggiungere i 50 metri di altezza. Hanno foglie ovali verde-azzurre e tronco scuro. l'eucalipto in estate produce fiori a pon-pon color crema, a cui seguono i frutti che contengono i semi. Il nome deriva dal greco eucalyptos che significa “ben nascosto”, per la caratteristica dei suoi fiori di rimanere ben nascosti fino alla fioritura. I principali composti chimici dell’Eucalyptus Radiata sono l’eucaliptolo e l’alfa-terpineolo, che lo rendono un olio ideale per un massaggio rilassante. L’olio di Eucalipto favorisce una sensazione di relax e allevia la tensione. Presenta inoltre proprietà benefiche per la pelle.

INDICAZIONI

  • Supporto dell’apparato respiratorio, infatti il suo componente eucaliptolo è mucolitico
  • Dolori muscolari
  • Lenitivo per la pelle


AROMATERAPIA PSICOLOGICA

Sul sistema nervoso centrale l’eucalipto sostiene le funzioni dell'emisfero sinistro e quindi il pensiero logico, matematico e scientifico. Porta nuove energie ai processi mentali. Placa gli istinti impetuosi e le emozioni forti. Riduce ansia e crisi di pianto. Dona la capacità di razionalizzare l'evento e permette la giusta distanza per poterlo affrontare in modo più obiettivo. Porta chiarezza e allontana il disordine mentale, spinge la persona a scegliere in maniera logica e coerente.

Come tutti i grandi alberi dona forza di resistere alle avversità.

Aiuta a prendere la responsabilità della propria salute, a trovare le risposte ai propri bisogni e a permettersi di stare bene.

ĀYURVEDA 

Per il suo gusto piccante ed energia riscaldante tende a ridurre Vata e Kapha, aumentare Pitta.

UTILIZZO

Uso Aromatico:

  • 3-4 gocce nel diffusore, anche insieme ad altri oli essenziali (alcune idee nella foto) per favorire la concentrazione, purificare l’aria, supportare la respirazione.
  • Quando si fa la doccia, mettere 1-2 gocce nell'angolo in cui non arriva l’acqua direttamente, oppure sui palmi delle mani e inalare profondamente per un effetto rinvigorente.
  • Fare dei suffumigi con 1-2 gocce di olio essenziale e una ciotola di acqua calda.
  • Diffonderlo nell'ambiente anche con altri oli essenziali


Uso Topico:

  • Aggiungere 1 goccia alla crema idratante per un effetto rivitalizzante.
  • Miscelare 10-15 gocce in un cucchiaio di sale ed aggiungerle all'acqua del bagno.
  • Applicare sulle vie respiratorie, diluito con olio di cocco frazionato o altro olio vettore.
  • Diluire 1-2 gocce in un olio per il massaggio.

BIBLIOGRAFIA

  • “Modern Essential. Manuale”
  • “Guida completa agli oli essenziali” ed. Il Punto d’Incontro
  • “Āyurveda e aromaterapia” ed. Il Punto d’Incontro
  • “Emotion and essential oil”
  •  DoTerra Blog
  • “Psico-aromaterapia” ed. Il Punto D’Incontro


AVVERTENZE

Possibile sensibilità cutanea. Tenere lontano dalla portata dei bambini. In caso di gravidanza, allattamento o problema di salute, consultare il proprio medico. Evitare il contatto con gli occhi, l’interno delle orecchie e le zone sensibili.

*Questo post non è destinato a diagnosticare, trattare, curare o prevenire alcuna malattia. Se assumete dei farmaci o soffrite di qualche patologia chiedete sempre al vostro medico prima di assumere internamente gli oli essenziali.

lunedì 12 ottobre 2020

LA COSTITUZIONE AYURVEDICA: I DOṢA

 È importante conoscere la costituzione di una persona, perché sulla costituzione si basa la personalizzazione della terapia. Il termine che l’Āyurveda utilizza per definire la costituzione è Prakiti. La parola Prakiti è un termine sanscrito che vuol dire natura primaria, natura personale definita al concepimento. La costituzione è quello su cui poggiamo la nostra salute e che durante la vita subisce delle variazioni dovute alle esperienze di vita. Queste variazioni se sono importanti prendono il nome di Vikiti; questa parola indica uno stato di disequilibrio che può arrivare fino alla manifestazione di una malattia. Ognuno di noi ha una Prakṛiti unica. La costituzione dell’individuo viene di solito descritta dalla combinazione di due Doa anche se ci sono individui rari che esprimono uno o tre Doa. La Prakṛiti esprime le predisposizioni individuali. Per mantenere un equilibrio serve la valutazione di un medico che stabilisca la Prakṛiti e l’eventuale squilibrio per poi dare indicazioni per il ripristino dell’equilibrio.

Ma che cos'è un Doa?

La radice di Doa vuol dire “qualcosa che si altera velocemente”, in un equilibrio instabile, che ha un difetto. I Doa sono degli insiemi di Guna (qualità) che si esprimono in modo coerente. Questi insiemi sono quelli che ci appaiono ad una percezione macroscopica.



Doa Vāta

Riguarda quello che si muove, è il principio che governa il movimento. Ha la predominanza degli elementi Spazio e Aria. E in generale secco, leggero, ruvido, mobile, freddo, sottile e permeante. A causa dell'elemento "aria", i tipi di Vāta spesso sperimentano qualità fredde, secche, leggere e mobili. Spesso gli squilibri degli individui Vāta sono secchezza, dolore, irregolarità, squilibrio nervoso, perdita di peso, digestione irregolare, aumento dell'ansia e preoccupazione e insonnia.

Doa Pitta

Riguarda quello che si trasforma, che ha un metabolismo, un cambiamento. Ha la predominanza degli elementi Fuoco e Acqua. È caldo, acuto, liquido, di odore sgradevole, leggermente untuoso, aspro e pungente. Il Pitta spesso sperimenta squilibri come acidità intensa, irritabilità, infiammazione, feci molli, febbre con nausea.

Dosa Kapha

Rappresenta la coesione e crea la struttura del corpo. Ha la predominanza degli elementi Terra e Acqua. È freddo, denso, lento, stabile, viscoso, pesante, liscio, soffice e appiccicoso. I tipi Kapha, se squilibrati, spesso sperimentano una digestione lenta, aumento di peso, congestione, edema e cattiva circolazione.

I cibi e i comportamenti che hanno le stesse qualità di un Doa aumentano quel Doa particolare, mentre le sostanze gli stili di vita che hanno qualità contrarie lo fanno diminuire.

mercoledì 7 ottobre 2020

OLIO ESSENZIALE DI CHIODI DI GAROFANO (CLOVE)

 


I benefici e l’utilizzo dei chiodi di garofano erano conosciuti già nell'antica Cina e India. L’olio essenziale di chiodi di garofano viene estratto dai boccioli fiorali essiccati di Eugenia Caryophyllata. Questi boccioli contengono una quantità notevole di eugenolo, un composto aromatico che conferisce all'olio essenziale la sua fragranza energizzante e riscaldante, per questo l’olio essenziale può essere usato per preparare un olio da massaggio riscaldante. I chiodi di garofano sono stati usati per anni nella preparazione di prodotti per uso orale per il loro aroma e la loro proprietà disinfettante della bocca. I chiodi di garofano sono molto apprezzati anche in cucina.

ĀYURVEDA

Gusto piccante e energia riscaldante, per questo riduce Vata e Kapha ma tende ad aggravare Pitta.

INDICAZIONI

  • Aiuta a rinforzare le difese naturali per prevenire i malanni di stagione.
  • Antiossidante.
  • Utile in caso di dolori muscolari, articolari, crampi e contratture.
  • Utile nella pulizia di denti e bocca.
  • Infonde forza e coraggio.

AROMATERAPIA PER LE EMOZIONI: L’OLIO DEI CONFINI

Esattamente come fa da barriera contro le aggressioni esterne rinforzando le difese naturali a livello psicologico l’olio di chiodi di garofano ci aiuta a mettere confini per proteggerci; può infatti infondere senso di protezione e coraggio.

Aiuta a liberarsi dall'atteggiamento vittimistico. Chi ne soffre si sente oltremodo influenzato dalle altre persone e dagli eventi esterni. Utile per quando ci sentiamo senza la forza per cambiare alcune situazioni della nostra vita. L’olio di chiodi di garofano ci aiuta a risollevarci, essere proattivi e sentirci in grado di prendere le nostre decisioni indipendentemente dal giudizio degli altri.

L’olio di chiodi di garofano aiuta a mettere limiti e confini, aiuta ad avere il coraggio di dire di “no” e a difendersi in modo appropriato.

CONSIGLI D’USO

  • Grazie alle sue note calde e speziate, l’olio essenziale di chiodi di garofano è un ottimo ingrediente nelle ricette autunnali e natalizie.
  • Prima di lavarsi i denti, mettere una sola goccia di olio di chiodi di garofano in 125 ml di acqua e fare sciacqui benefici per denti e gengive.
  • Diluire una goccia in un bicchiere d’acqua per gargarismi benefici per la gola.
  • Aggiungere una goccia di chiodi di garofano sullo spazzolino prima di applicare il dentifricio, favorisce la pulizia dei denti e rinfresca l’alito.
  • Utilizzato in cucina per aromatizzare cibo e bevande
  • Diffuso nell'ambiente da solo o in combinazione con altri oli essenziali


 AVVERTENZE

L’olio essenziale di chiodi di garofano è un olio caldo, riscaldante e va pertanto sempre diluito quando applicato sulla pelle perché potrebbe essere irritante.

In gravidanza e allattamento consultare il medico prima di utilizzarlo per via interna. Evitare il contatto con gli occhi o altre zone sensibili.

*Questo post non è destinato a diagnosticare, trattare, curare o prevenire alcuna malattia. Se assumete dei farmaci o soffrite di qualche patologia chiedete sempre al vostro medico prima di assumere internamente gli oli essenziali.

BIBLIOGRAFIA

  • “Modern Essential. Manuale”
  • “Guida completa agli oli essenziali” ed. Il Punto d’Incontro
  • Āyurveda e aromaterapia” ed. Il Punto d’Incontro
  • “Emotion and essential oil”
  •  dōTERRA Blog



lunedì 5 ottobre 2020

PRATICA YOGA E AGNI

 Lo yoga produce numerosi benefici sul piano psicofisico, tra i quali c'è un miglioramento della digestione. I movimenti di determinate asana comprimono e decomprimono l’addome, favorendo i processi digestivi anche grazie a una migliore ossigenazione degli organi interni. È importante sapere che la pratica dello Yoga non deve essere effettuata dopo i pasti, ma occorre aspettare almeno tre ore da un pasto principale prima di eseguire le asana.

Lavorano sul fuoco e sull'aumentare il calore principalmente le posizioni che prevedono una torsione (Ardha Matsyendrasana, Parivritta Parsvakonasa, Parivritta Trikonasana) o l’attivazione dei muscoli dell’addome (es. Navasana e Chaturanga Dandasana). Le torsioni in particolare oltre a svolgere un massaggio e una stimolazione dei nostri organi addominali, ci predispongono per il cambiamento, per vedere gli avvenimenti della vita da una nuova prospettiva lasciandoci alle spalle il passato.



Anche i mudra (posizione delle mani) possono aiutare il nostro agni; un esempio è Agni Mudra. Agni mudra aumenta il calore nel corpo, migliora la digestione e il metabolismo, aumenta coraggio e fiducia, riduce tossine e tristezza. Possiamo mantenere questo mudra dai 5 ai 20 minuti durante la nostra pratica di meditazione quando vogliamo dare l'intenzione di purificare e accendere il nostro fuoco.



Una respirazione base che può andare benissimo per portare equilibrio e purificazione è Nadi Sodhana Pranayama. Nadi Sodhana Pranayama è una respirazione a narici alternate, molto equilibrante fisicamente e mentalmente ma anche purificante. Un ciclo di Nadi Sodhana è composto da inspirazione attraverso la narice sinistra, espirazione a destra, inspirazione a destra ed espirazione a sinistra. Il numero di cicli da praticare dipende dal tempo disponibile, dalla tipologia della nostra pratica e dalla nostra esperienza.

Per ravvivare il fuoco e riscaldare possono essere anche fatte respirazioni specifiche rivitalizzanti come Bastrika e Kapalbhati, sono però respirazioni molto forti che è meglio praticare con un buon insegnante di Yoga se non siamo praticanti esperti in modo da eseguirle nel modo corretto e soprattutto non eseguirle se abbiamo delle controindicazioni.

Una buona pratica di meditazione ci può essere d'altro canto utile per rafforzare agni mentale, quello che ci serve per metabolizzare e digerire cambiamenti, emozioni, pensieri.

Attenzione però a non eccedere con le pratiche riscaldanti, come tutte le cose devono essere eseguite con il giusto equilibrio per non andare a cadere nel problema opposto, l'eccesso di calore.

A questo punto...buona pratica riscaldante a tutti!!!!

venerdì 2 ottobre 2020

ZENGEST®, gli oli essenziali di supporto per digestione

 


Rimanendo sempre sull'argomento digestione del precedente post anche l’aromaterapia e gli oli essenziali ci possono essere di supporto; in particolare dōTERRA® ha creato una misceli di oli essenziali appositamente studiata per supportare in caso di piccoli disturbi digestivi e migliorare la funzione digestiva.

ZenGest® è una miscela realizzata da dōTERRA® per favorire, in modo naturale, la digestione, lenire i piccoli disturbi di stomaco e mantenere in salute l’apparato digerente.* Questa miscela contiene gli oli essenziali ottenuti da zenzero, finocchio, coriandolo che sono indicati per tutti i problemi di stomaco, p.e. mal d’auto e indigestione, mentre gli oli essenziali di menta piperita, dragoncello, anice, cumino favoriscono la corretta digestione e aiutano a mantenere in salute il tratto gastrointestinale.* ZenGest® può essere preso sia internamente (vengono vendute le softgel già pronte con la quantità adeguata di olio da ingerire) che massaggiato delicatamente sull'addome.*

Vediamo ora nel dettaglio gli oli essenziali che compongono questo blend:

  • Olio essenziale di Zenzero (radice): digestivo, tonico, utile per la mancanza di appetito, in caso di stipsi, gas intestinali, mal d’auto.
  • Olio essenziale di Menta Piperita: utile per nausea, dispepsia, tonica e stimolante, mal di testa.
  • Olio essenziale di Cumino (semi): utile per indigestione, gas intestinali.
  • Olio essenziale di Coriandolo (semi): aerofagia, problematiche digestive lievi, dispepsia, digestivo, stimola l’appetito
  • Olio essenziale di Anice (semi): favorisce la digestione
  • Olio essenziale di Dragoncello: utile in caso di dispepsia, flatulenza, digestione lenta.
  • Olio essenziale di Finocchio (semi): favorisce la digestione, aiuta l’intestino regolarizzando la peristalsi e riducendo la stipsi, utile in caso di nausea

Come si usa?

Aggiungere 1 o 2 gocce in un po’ d’acqua (almeno 100 ml) e prendere internamente oppure nelle pratiche softgel già pronte

Uso topico: massaggiare delicatamente sullo stomaco prima di un volo aereo o fare un viaggio in auto o bus, per ridurre la cinetosi (mal d’auto). Oppure anche in caso di lievi problematiche di stomaco (bruciore, difficoltà a digerire dopo un pasto pesante ecc..). *

Aromaterapia: da tre a quattro gocce in un diffusore di oli essenziali

Benefici in aromaterapia psicologica

ZenGest® può supportare le persone che tendono a “mangiare di più di quanto possiamo masticare”, di affannarsi a fare cose, fare tutto insieme. Questo sovraccarico di informazioni e stimoli può portare a una forma di “indigestione emozionale” dove la persona non riesce ad assimilare le esperienze di vita in forma digeribile. La mente in questo modo viene sovraalimentata e sovrastimolata e ciò può portare a una mancanza di appetito nei confronti di cibo, vita ed esperienze nel mondo fisico in generale. La persona potrebbe diventare apatica e andare a non prendersi cura dei propri bisogni di base. ZenGest® combina una serie di oli essenziali utili nel supporto di corpo e mente ad assimilare nuove informazioni ed eventi. Aumenta l’abilità della persona a ricevere nuove informazioni, relazioni, e nuove esperienze per aprirsi a nuovi orizzonti.

Se desideri informazioni sugli oli essenziali o su come acquistare gli oli essenziali dōTERRA®  non esitare a contattarmi

* Le affermazioni contenute in questo post hanno scopo puramente informativo e non si intende diagnosticare o curare alcuna malattia. In caso di condizioni patologiche importanti rivolgersi sempre al proprio medico.