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Medico Fisiatra, Medico Ayurvedico diplomato c/o Ayurvedic Point (Corso di Master quadriennale in Medicina Ayurvedica), insegnante di Yoga, oli essenziali

mercoledì 30 settembre 2020

REGOLE BASE PER APPROCCIARSI AL PASTO E MANTENERE UN BUON AGNI

1- Mangiare solo dopo aver digerito il pasto precedente

Spesso mangiamo per gola, non per fame o perché è l’”ora” del pasto; dobbiamo imparare ad ascoltarci e mangiare solo se avvertiamo appetito vero, sintomo del fatto che il pasto precedente è stato completamente digerito.

2- Smettere di fare più cose mentre si mangia

Mangiare mentre guidi, mentre parli di lavoro, mentre ascolti la televisione, mangiare in piedi, sono tutte cattive abitudini che fanno male alla digestione. Bisogna mangiare in un luogo confortevole con una buona predisposizione d’animo (non mangiare se sei arrabbiato e se stai provando forti emozioni, prima calmati).

3- Godersi il pasto

Mangiamo con presenza mentale, facendo attenzione a ciò che stiamo facendo. Assaporiamo con attenzione i cibi, riconosciamone i gusti e mastichiamo in modo adeguato. Non mangiamo né troppo lentamente, né troppo velocemente. Questo atteggiamento ci permetterà di digerire meglio, riconoscere ciò che ci fa bene o meno e percepire quando siamo sazi in modo da mangiare la quantità adeguata di cibo per noi.

4- Stimolare il fuoco digestivo

Se abbiamo un fuoco digestivo debole può essere opportuno stimolarlo prima di iniziare a mangiare. Possiamo per esempio assumere a scopo aperitivo dello zenzero fresco tritato con qualche goccia di succo di limone e miele prima del pasto. Il cibo caldo e cotto è più facilmente digeribile rispetto al cibo freddo e crudo, anche il cibo “oleoso” (condito con la giusta quantità di un buon olio o ghee).

5- Utilizzare spezie ed erbe aromatiche in cucina

Se pensiamo alle ricette tradizionali spezie ed erbe aromatiche sono praticamente sempre presenti e hanno sempre uno scopo ben preciso. Vengono utilizzate per rendere più digeribili gli alimenti e dare sapore. Spezie e aromatiche agiscono sul fuoco digestivo stimolandolo e migliorando così la digestione e l’assimilazione del cibo.

6- Evitare bevande fredde durante i pasti

Se buttiamo dell’acqua fredda sul fuoco questo si spegne; questo vale anche per il nostro fuoco digestivo. L’ acqua ghiacciata, normalmente servita nei ristoranti, spegne il fuoco digestivo.

7- Cosa mangiare

Mangiare cibo di stagione, che cresce nella zona in cui viviamo e possibilmente cucinato fresco. Evitare i preparati industriali conservati. Mangiare cibo adatto alla nostra costituzione.

7- Quando mangiare

Poiché a mezzogiorno il fuoco digestivo si trova nella sua potenza massima il pranzo dovrebbe essere il pasto principale. A cena invece si dovrebbe consumare un pasto leggero e entro le 20:00.


Buon pasto a tutti!!!


lunedì 28 settembre 2020

AGNI: il fuoco digestivo


 Agni in Āyurveda è inteso come agente di trasformazione, letteralmente significa “fuoco”. All'interno del corpo Agni serve a convertire il cibo nelle varie componenti dell’organismo e permette l’assimilazione delle sostanze nutritive, controlla tutti i metabolismi. Agni controlla tutte le digestioni e le trasformazioni, quindi non solamente quelle dell’apparato digerente come noi lo intendiamo ma anche tutti i processo enzimatici e le digestioni più “sottili” come per esempio quelle mentali (emozioni, cambiamenti ecc..). 

Il fuoco della digestione per come noi lo intendiamo è chiamato Jatharagni, agisce a livello dello stomaco e dell’intestino tenue. Esso provvede alla digestione del cibo che introduciamo in modo che poi possa ulteriormente essere trasformato nei vari tessuti.

In Āyurveda ci sono quattro stati di Jatharagni, in relazione alla capacità digestiva:

  • Mandagni: riduzione della funzione del fuoco digestivo, con conseguente difficoltà a digerire anche il cibo più leggero.
  • Tikshagni: iperfunzione del fuoco digestivo, caratterizzato da una digestione molto rapida di cibi anche molto pesanti, provoca eccessiva fame, sensazione di calore eccessivo, talvolta iperacidità.
  • Visamagni: il fuoco digestivo è irregolare, quindi a volte avremo una capacità digestiva normale, a volte carente con conseguente distensione addominale, dolore colico, stipsi o diarrea. 
  • Samagni: è la condizione ideale, in cui il fuoco digestivo è equilibrato e digerisce regolarmente e completamente il cibo ingerito.


E' molto importante mantenere un buon fuoco digestivo perché, anche se sono molto attento ad avere una corretta alimentazione ma il mio fuoco digestivo non funziona bene, sarà inutile.

Le cause di uno squilibrio di Agni possono essere molto, le più importanti sono:

  • Digiuno od eccesso di cibo.
  • Assunzione di cibo non adatto, pesante o indigeribile, freddo o conservato, secco o disidratato, rancido.
  • Indebolimento generale a causa di malattie.
  • Cattivo adattamento a stagioni, clima, luoghi.
  • Soppressione dei bisogni naturali.
  • Emozioni o stati mentali non equilibrati come per esempio invidia, impazienza, paura, rabbia, depressione, avidità.

Agni mal funzionante andrà a causare un accumulo di “cibo non digerito” a vari livelli, fisico o mentale. Il malfunzionamento di Agni è una delle principali cause di malattia.

Ma come fare per mantenere agni ben funzionante?

Varie spezie (pepe lungo, pepe nero, zenzero, cumino ecc) ed alimenti possono essere utilizzati a tale scopo e devono fare parte della routine di ogni persona. Anche il modo di mangiare, l’ora e gli alimenti influenzano molto la nostra digestione (evitare bevande fredde durante il pasto, mangiare facendo solo quello ecc..). Ma di come affrontare in modo “ayurvedico” un pasto parlerò sicuramente in un altro post.

Esistono poi farmaci che lavorano specificamente su Agni e, quasi tutte le preparazioni ayurvediche, contengono una componente che ha un’azione specifica su Agni.

Tutti i trattamenti fisici ayurvedici (massaggi con oli medicati) hanno un'influenza su Agni.

La pratica dello yoga e la meditazione hanno un’importanza fondamentale per mantenere un buon Agni fisico e mentale; ma anche di questo parlerò in un altro post.

A presto...


martedì 22 settembre 2020

BENVENUTO AUTUNNO

 


Con la pioggerellina di questa mattina e l’aria frizzante inizia l’autunno, la mia stagione preferita. Adoro l’autunno soprattutto per i colori e i sapori che ci regala ma anche per le temperature gradevolmente miti. L’autunno è una stagione di passaggio, avviene un cambio climatico e per questo rappresenta un periodo a cui fare ancora più attenzione alla nostra routine giornaliera. Infatti, l’Āyurveda ci insegna che l’ambiente che ci circonda influenza anche il nostro equilibrio fisico, mentale e spirituale.

Dal punto di vista Ayurvedico l’autunno (Sharad in sanscrito) è caratterizzato da una dominanza delle energie Kapha e Vata; è infatti caratterizzato da un clima fresco, ventoso, alternativamente umido o secco. È anche un periodo di rilascio degli squilibri accumulati durante la stagione precedente, l’estate.

In autunno proviamo a mantenere una routine quotidiana il più regolare possibile per esempio svegliarsi e coricarsi alla stessa ora, pasti equilibrati ad orari regolari in un ambiente che favorisca la consapevolezza di ciò che stiamo mangiando.

La nostra alimentazione dovrebbe prediligere cibi cotti, caldi, umidi o secchi (a seconda che il tempo sia secco o piovoso). Particolarmente indicato scegliere cibi locali e di stagione che la natura ci offre “a pennello” per la stagione.

Anche la nostra pratica Yoga andrebbe adattata alla stagione, in autunno è utile una pratica dinamica ma molto consapevole (il saluto al sole è perfetto), posizioni radicanti (che stabilizzino corpo e mente) e anche qualche torsione (che ci aiuti a nell'eliminazione degli accumuli della stagione precedente e nel cambiamento). Utili anche respirazioni stabilizzanti come la semplice osservazione del respiro (Apa Japa Pranayama) o il respiro yogico completo.

Anche gli oli essenziali ci possono essere d’aiuto nel cambio di stagione; in autunno ci si può sentire più instabili, magari con umore tendente alla tristezza e con stanchezza psico fisica. A questo proposito l’aromaterapia ci può venire in soccorso con gli oli essenziali di:

  •           Arancio dolce, calmante e rinvigorente per mente e corpo
  •          Cannella, stimolante e riscaldante
  •           Chiodi di garofano, riscaldante, energizzante, utile in caso di debolezza e demotivazione


Dall'autunno possiamo anche imparare un’importante lezione: come gli alberi lasciano andare le loro foglie anche noi cerchiamo di lasciare andare tutto quello che non ci serve più, emozioni, fardelli del passato credenze limitanti che ci impediscono di crescere.

A questo punto non mi resta che augurare BUON AUTUNNO A TUTTI!

 

lunedì 21 settembre 2020

AROMATERAPIA PER DIFFUSIONE E INALAZIONE: come funziona?

 L’aromaterapia può avere molti benefici su corpo e mente perché il nostro senso dell’olfatto è direttamente connesso a una parte del cervello preposta al controllo delle emozioni e della memoria a lungo termine.


La molecola aromatica dell’olio essenziale entra nel naso e viene catturata dai recettori olfattivi del bulbo olfattivo; da lì avvengono una serie di reazioni che permettono di trasmettere il segnale attraverso il nervo olfattivo fino al sistema limbico.

Semplificando il sistema limbico è composto da:

  •          Amigdala: responsabile dell’istinto di attacco e fuga, l’archivio della memoria emozionale, ci permette di interpretare e dare un significato agli eventi.
  •          Ippocampo: sede delle emozioni legate alla memoria a lungo termine, all'apprendimento e alla creazione di mappe spaziali.
  •          Ipotalamo: regolazione dei cicli vitali sonno-veglia, fame-sete, caldo-freddo. Esso comunica direttamente con l’ipofisi deputata alla regolazione del sistema endocrino che quindi controlla le funzioni corporee.
  •          Talamo: integrazione sensoriale
  •          Corteccia orbito frontale: riconoscimento dell’odore.

Capiamo quindi come semplicemente annusare un olio essenziale (direttamente dalla boccetta, nel palmo delle mani o diffondendolo nella nostra casa) possa andare ad influenzare numerosi aspetti fisici, mentali ed emozionali.

Ogni olio essenziale con le molecole di cui è formato porta un messaggio diverso al nostro sistema nervoso centrale, quindi possiamo utilizzare oli essenziali specifici per ogni aspetto mentale ed emozionale di cui ci vigliamo prendere cura o anche solamente per creare un ambiente accogliente (ovviamente oli essenziali diversi a seconda della funzione dell'ambiente).



CHE COS’È L’ĀYURVEDA

 




L’Āyurveda è la medicina tradizionale indiana, un sistema medico completo che considera la persona nel suo complesso di corpo, mente e anima in continuo scambio con l’ambiente esterno.

Lo scopo della Medicina Ayurvedica è quello di prevenire le malattie, curare la salute, mantenere la salute, promuovere la longevità.

La parola Āyurveda è composta dai termini AYU "vita" e VEDA "conoscenza", quindi significa "conoscenza della vita". Questo sistema medico offre una visione completa dell’esistenza, insegnando a conoscere la vera natura dell'Essere Umano e del suo ambiente e a mantenere l’equilibrio tra esso e l’Universo.

Secondo l’Āyurveda, infatti, l’individuo è visto come l’insieme di corpo, mente e spirito e la salute è il risultato della relazione equilibrata tra tutti gli elementi interni all’individuo e tutto ciò che lo circonda.

Lo scopo principale dell'Ayurveda è quello di conservare la buona salute e benessere fisico, mentale e spirituale; questo lo possiamo realizzare ritrovando l’equilibrio perso e migliorando la capacità di mantenerlo.

Per fare tutto ciò si possono utilizzare cambiamenti di stile di vita, alimentazione, e trattamenti sia fisici che farmacologici.

L’Āyurveda è riconosciuta in Italia come “atto medico” dalla Federazione Nazionale Ordine Medici Chirurghi e Odontoiatri (FNOMCeO).

domenica 20 settembre 2020

CHI SONO

Ciao, sono Emanuela. Mi sono avvicinata al mondo “olistico” iscrivendomi ormai un bel po’ di anni fa a un corso di Yoga. Ne sono rimasta talmente affascinata che ho deciso di iniziare una scuola insegnanti e ottenere il diploma di insegnante di Hatha Yoga c/o la scuola Hari Om di Sezzadio. Sono laureata in medicina e chirurgia, specializzata in medicina fisica e riabilitazione e diplomata medico esperto in  Āyurvedico c/o Ayurvedic Point Milano (Corso di Master quadriennale in Medicina Ayurvedica). Ho anche una passione per gli oli essenziali e sono diplomata Operatore di Aromaterapia. Amante della natura e degli animali (vivo con mio marito e 2 cani e due gatti) durante gli studi di Āyurveda mi sono interessata all'aspetto terapeutico della relazione uomo-animale secondo i principi dell'Āyurveda.