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Medico Fisiatra, Medico Ayurvedico diplomato c/o Ayurvedic Point (Corso di Master quadriennale in Medicina Ayurvedica), insegnante di Yoga, oli essenziali

lunedì 28 settembre 2020

AGNI: il fuoco digestivo


 Agni in Āyurveda è inteso come agente di trasformazione, letteralmente significa “fuoco”. All'interno del corpo Agni serve a convertire il cibo nelle varie componenti dell’organismo e permette l’assimilazione delle sostanze nutritive, controlla tutti i metabolismi. Agni controlla tutte le digestioni e le trasformazioni, quindi non solamente quelle dell’apparato digerente come noi lo intendiamo ma anche tutti i processo enzimatici e le digestioni più “sottili” come per esempio quelle mentali (emozioni, cambiamenti ecc..). 

Il fuoco della digestione per come noi lo intendiamo è chiamato Jatharagni, agisce a livello dello stomaco e dell’intestino tenue. Esso provvede alla digestione del cibo che introduciamo in modo che poi possa ulteriormente essere trasformato nei vari tessuti.

In Āyurveda ci sono quattro stati di Jatharagni, in relazione alla capacità digestiva:

  • Mandagni: riduzione della funzione del fuoco digestivo, con conseguente difficoltà a digerire anche il cibo più leggero.
  • Tikshagni: iperfunzione del fuoco digestivo, caratterizzato da una digestione molto rapida di cibi anche molto pesanti, provoca eccessiva fame, sensazione di calore eccessivo, talvolta iperacidità.
  • Visamagni: il fuoco digestivo è irregolare, quindi a volte avremo una capacità digestiva normale, a volte carente con conseguente distensione addominale, dolore colico, stipsi o diarrea. 
  • Samagni: è la condizione ideale, in cui il fuoco digestivo è equilibrato e digerisce regolarmente e completamente il cibo ingerito.


E' molto importante mantenere un buon fuoco digestivo perché, anche se sono molto attento ad avere una corretta alimentazione ma il mio fuoco digestivo non funziona bene, sarà inutile.

Le cause di uno squilibrio di Agni possono essere molto, le più importanti sono:

  • Digiuno od eccesso di cibo.
  • Assunzione di cibo non adatto, pesante o indigeribile, freddo o conservato, secco o disidratato, rancido.
  • Indebolimento generale a causa di malattie.
  • Cattivo adattamento a stagioni, clima, luoghi.
  • Soppressione dei bisogni naturali.
  • Emozioni o stati mentali non equilibrati come per esempio invidia, impazienza, paura, rabbia, depressione, avidità.

Agni mal funzionante andrà a causare un accumulo di “cibo non digerito” a vari livelli, fisico o mentale. Il malfunzionamento di Agni è una delle principali cause di malattia.

Ma come fare per mantenere agni ben funzionante?

Varie spezie (pepe lungo, pepe nero, zenzero, cumino ecc) ed alimenti possono essere utilizzati a tale scopo e devono fare parte della routine di ogni persona. Anche il modo di mangiare, l’ora e gli alimenti influenzano molto la nostra digestione (evitare bevande fredde durante il pasto, mangiare facendo solo quello ecc..). Ma di come affrontare in modo “ayurvedico” un pasto parlerò sicuramente in un altro post.

Esistono poi farmaci che lavorano specificamente su Agni e, quasi tutte le preparazioni ayurvediche, contengono una componente che ha un’azione specifica su Agni.

Tutti i trattamenti fisici ayurvedici (massaggi con oli medicati) hanno un'influenza su Agni.

La pratica dello yoga e la meditazione hanno un’importanza fondamentale per mantenere un buon Agni fisico e mentale; ma anche di questo parlerò in un altro post.

A presto...


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