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Medico Fisiatra, Medico Ayurvedico diplomato c/o Ayurvedic Point (Corso di Master quadriennale in Medicina Ayurvedica), insegnante di Yoga, oli essenziali

martedì 5 aprile 2022

ĀYURVEDA E PRIMAVERA



 

La primavera è un periodo di rinascita, purificazione e rinnovamento che viene dopo la stagione invernale. Dal momento che il nostro interno è in continua relazione e viene influenzato dall’ambiente esterno questa rinascita della natura andrà a influenzare anche il nostro organismo. L’inizio della stagione primaverile è caratterizzato da un lieve aumento delle temperature e del movimento che andranno a mobilizzare le tossine accumulate durante l’inverno, stagione caratterizzata da qualità pesanti, fredde e dalla poca mobilità; questo potrebbe causare congestione nasale, allergie, raffreddori, stanchezza. Per questo in primavera è importante seguire uno stile di vita che aiuti la disintossicazione.

Per questo ci può essere di aiuto, se già non lo facciamo, introdurre alcune azioni salutari nella nostra routine giornaliera come:

-          Lavaggio delle narici (Jāla Neti, tipica della tradizione dello Yoga)

-          Pulizia della lingua

-          Oleazione matutina del corpo con olio caldo (va bene anche del semplice olio di sesamo) seguita dalla doccia

-          Incrementare gradualmente l’attività fisica per riattivare dolcemente il corpo dopo il periodo invernale in cui magari siamo stati più fermi.

Anche Agni, il nostro potere digestivo, in questa stagione è un po’ “ballerino”, instabile, quindi dovremo porre attenzione ad alimentarci con cibi leggeri, facilmente digeribili, cibi non ricchi di lipidi e zuccheri semplici, prediligere frutta e verdura di stagione, cereali integrali e legumi.  La natura ci viene sicuramente in aiuto con i prodotti della terra stagionali; infatti, verdure di stagione come carciofi, biete, carote, cavoli, ravanelli, cipolla e cicoria hanno un effetto disintossicante e di supporto del fegato. È anche consigliata una buona idratazione evitando bevande alcoliche.

Anche dal punto di vista mentale è importante lavorare per lasciare spazio al nuovo lasciando andare il vecchio che non ci è più necessario; per questo la meditazione ci può essere di grande aiuto (per esempio la pratica della Mindfulness).

Concludendo vediamo che anche in questo caso, come sempre in Āyurveda, è importante l’ascolto dell’ambiente esterno e del nostro corpo e la consapevolezza del fatto che i due sono interconnessi e si influenzano a vicenda; questo ci permette di adattare il nostro stile di vita alla stagione, all’ambiente e ai nostri eventuali squilibri per ritrovare o mantenere uno stato di benessere psicofisico.


L’ Āyurveda e il sonno



 Avere un buon sonno è fondamentale per mantenerci in salute in quanto permette di nutrire e rinnovare corpo e mente producendo un benessere psicofisico.

È stimato che un essere umano trascorra circa un terzo della sua esistenza dormendo.

L’insonnia è un problema molto diffuso che può andare dalla difficoltà ad addormentarsi a varie alterazioni della qualità e della durata del sonno o frequenti risvegli notturni.

Possibili cause di insonnia

                    Lo stress, il ritmo frenetico della vita quotidiana.

                    Emozioni represse di varia natura

                    Disturbi della digestione dovuti magari a cene troppo abbondanti o al contrario andare a letto a digiuno

·               Eccessivo consumo di tè, caffè, fumo, andare a letto a stomaco vuoto

I disturbi del sonno influiscono molto sulla qualità delle attività diurne; in particolare ne possono risentire l’umore, le nostre relazioni e, in generale, il nostro benessere psico-fisico. Ci si sente stanchi, poco pronti a reagire e affaticati, più irritabili, ansiosi, con difficoltà di concentrazione e di memoria.

In termini ayurvedici in generale l’insonnia è spesso dovuta ad uno squilibrio del dosha Vata. Vata è il principio del movimento, è leggero, mutevole, attivo e rapido. Quando c’è un eccesso di Vata, la mente è iperattiva e piena di pensieri magari ansiosi e rapidi che ci tengono svegli la notte o ci impediscono di addormentarci la sera.

In uno dei più importanti testi antichi tradizionali di Āyurveda, la Caraka Saṃhitā,  viene detto:

“felicità e miseria, crescita adeguata o inadeguata, forza e debolezza, fertilità e sterilità, conoscenza ed ignoranza e vita e morte di una persona dipendono dalla qualità del suo sonno.”

L’approccio dell’Āyurveda al buon sonno è come sempre multidimensionale. Utilizza rimedi terapeutici per via interna ed esterna, e anche indicazioni sullo stile di vita (indicazioni alimentari, correzione dello stile di vita ed adeguata gestione emozionale).

Consigli per un buon sonno

                    È fondamentale avere un minimo di regolarità nelle ore serali che precedono il sonno; non andare a letto dopo le 23, e svegliarsi la mattina non più tardi delle 6-7 sicuramente favoriscono un adeguato numero di ore di riposo.

                    Altro elemento importante per un buon sonno è l’alimentazione, bisognerebbe cenare almeno 2-3 ore prima di coricarsi. La cena dovrebbe essere adeguata, saziante ma che non appesantisca.

                    I denti non andrebbero lavati subito prima di andare a letto ma 30 minuti-1 ora prima; infatti, lo spazzolamento di denti e gengive attiva il nostro sistema nervoso ed ostacolare così il rilassamento necessario per addormentarsi.

                    Un massaggio ai piedi con olio tiepido (va benissimo olio di sesamo magari reso ancora più rilassante con una goccia di olio essenziale di lavanda) prima di coricarci ci aiuta a rilassarci.

                    Dovremmo inoltre evitare di guardare schermi e dispositivi elettronici almeno un’ora prima di andare a letto; il guardare uno schermo attiva molto il nostro sistema nervoso.

                    Altra cosa che potrebbe aiutarci a prendere più facilmente sono alcune pratiche che ci aiutano a rilassarci e ridurre un poco il brusio di pensieri nella testa; per esempio: meditazione, esercizi di respirazione calmanti, pratiche Yoga calmanti o Yoga Nidra. Anche il semplice focalizzare la nostra attenzione sul respiro può aiutarci a trovare calma e relax.

                    Dormire in una stanza buia e non troppo calda.

                    Evitare il pisolino pomeridiano.

                    Dopo le 16 ridurre il consumo di caffè, tè, cola (non andrebbe proprio consumata del tutto), cioccolato, sostanze stimolanti, alcool e alimenti ricchi di zuccheri semplici

Se anche con questi accorgimenti tenuti in modo duraturo e regolare il nostro sonno non va meglio potremmo anche pensare di sottoporci a qualche trattamento ayurvedico mirato magari prima rivolgendoci ad un medico ayurvedico per farci prescrivere quello più adatto a noi.

giovedì 26 novembre 2020

ĀYURVEDA...DA CHE LIBRI INZIARE

 


Oggi vorrei parlarvi di qualche libro per iniziare a conoscere meglio il mondo dell’Āyurveda, il sistema medico tradizionale indiano. Anche per questo argomento, come per lo Yoga, troviamo moltissime pubblicazioni più o meno valide a riguardo; in questo post andrò a consigliare alcuni dei libri che trovo adatti ad un approccio inziale, non troppo difficili ma anche di qualità.

“Diagnosi e cura secondo l’Āyurveda” di Swami Joythimayananda, Fratelli Frilli editori



In questo libro troviamo riassunti i principi base dell’Āyurveda e i principi diagnosi e cura secondo questa medicina. Può essere utile sia a chi si approccia per la prima volta a questa medicina, ma anche a chi ne sa già qualcosa e vuole approfondire. L’autore Swami Joythimayananda è considerato un maestro a livello mondiale di Yoga e Āyurveda.

Se siete appassionati sia di Yoga che di Āyurveda un testo utile può essere

“Yoga e Ayurveda” di David Frawley, edizioni Il Punto d’Incontro



In questo libro ci vengono spiegati in modo semplice e coinciso ma allo stesso tempo completo i principi di Yoga e Āyurveda, due discipline strettamente correlate. Utile per chi magari desidera praticare Yoga seguendo i principi ayurvedici. Un libro che va benissimo anche per assoluti principianti.

Un libro molto completo e preciso è

Āyurveda” di Frank John Ninivaggi, Ubaldini editore



Si tratta di un libro molto completo ma che consiglierei a chi a già letto qualcosa di Āyurveda e vuole approfondire; infatti può risultare un tantino difficile per chi è completamente a digiuno di questo argomento.

Per chi è interessato all’Āyurveda, ma in particolar modo al capitolo alimentazione consiglio

“La saggezza del cibo” di Barbara Bergnach e Valter Ravasi, ed. Curcu&Genovese



Un libricino in cui nella prima parte vengono ben spiegate in modo completo, semplice e coinciso i principi dell’alimentazione ayurvedica, viene poi fatta l’analisi ayurvedica dei vari alimenti per poi a passare a delle ricette semplici e gustose basate sui principi dell’Āyurveda. Nell’ultima parte del libro vengono prese in esame alcune ricette della tradizione italiana per dimostrare che nella cucina popolare troviamo una saggezza simile a quella dell’Āyurveda. Consigliatissimo anche per chi è alle primissime armi con l’Āyurveda e vuole saperne qualcosa di più di alimentazione.

Sempre a proposito dell’alimentazione ma per chi magari ha già delle basi ed ama molto stare davanti ai fornelli utile anche

“La cucina ayurvedica” di Amadea Morningstar Urmila Desai, edizioni Il Punto d’Incontro


Nella prima parte del libro vengono riassunti brevemente i principi dell’Āyurveda e dell’alimentazione ayurvedica, e in tutto il resto del libro troviamo un’ampia carrellata di ingredienti visti dal punto di vista ayurvedico e di ricette che si rifanno alla tradizione ayurvedica divisi per argomento (piatti a base di cereali e legumi, chapati, pane e focacce, minestre e zuppe, spuntini, contorni, latticini, dessert, frutta, bevande, colazione, uova e carne). Ottimo per chi magari conosce già almeno qualcosa di Āyurveda e vuole dilettarsi nella cucina.

venerdì 20 novembre 2020

ANSIA E STRESS: QUALI OLI ESSENZIALI CI POSSONO AIUTARE?

 

Gli oli essenziali sono largamente usati in aromaterapia per controllare ed alleviare i sintomi di ansia e stress; ci sono davvero tantissimi oli che vengono consigliati ed utilizzati per queste problematiche. In questo post andrò a parlarvi di quelli che preferisco e ho utilizzato maggiormente e che sono anche di facile reperibilità.

Iniziamo parlando degli agrumi, tutti gli oli essenziali derivati degli agrumi vanno ad agire sul nostro sistema nervoso migliorando il tono dell’umore e donando vitalità ed energia. Ma riguardo ansia e stress andrei a citare quelli che secondo me sono i due più indicati: l’arancio e il bergamotto.

OLIO ESSSENZIALE DI ARANCIO DOLCE



L’olio essenziale di arancio dolce è l’olio che per eccellenza combatte la tensione nervosa e lo stress. Calma il sistema nervoso e infatti può anche essere usato contro l’insonnia, soprattutto quella causata dai pensieri tristi. Riduce l’ansia e aiuta a placare gli attacchi ansiosi. Molto utile nei momenti di tristezza, apatia e sconforto per donare energia e vitalità. L’olio essenziale di arancio dolce stimola la ghiandola pineale a produrre melatonina e quindi agisce sul ritmo sonno veglia favorendo un buon riposo notturno.

OLIO ESSENZIALE DI BERGAMOTTO



L’olio essenziale di bergamotto è molto utile in caso di agitazione, ansia e paure; è infatti calmante, rasserenante e, come tutti gli agrumi, dona gioia. Supporta la fiducia in sé stessi ed è soprattutto utile per le persone che tendono ad avere schemi mentali negativi.

Un’altra categoria di oli essenziali molto utili e utilizzati per gli stati ansiosi sono i fiori. Tra tutti vado a ricordarne due

OLIO ESSENZIALE DI LAVANDA



L’olio essenziale di lavanda è un olio armonizzante, rasserenante nei casi di ansia ma anche rinvigorente nei casi di tristezza ed apatia. Va a calmare gli eccessi di emozioni. Riduce le tensioni nervose, agisce contro l’insonnia (attenzione però a non usarne una quantità eccessiva perché potrebbe avere l’effetto opposto), dona apertura mentale.

OLIO ESSENZIALE DI YLANG YLANG



Se siete interessati a saperne di più sull’olio di ylang ylang vi rimando al post dedicato che ho già pubblicato sul blog https://emanuelaferrari.blogspot.com/2020/10/olio-essenziale-di-ylang-ylang.html

Un altro gruppo di oli essenziali utilizzati per gli stati ansiosi è la categoria delle radici, gli oli derivati dalle radici hanno infatti in modo molto intuitivo effetto radicante, quindi utile per calmare una mente estremamente agitata come quella in preda all’ansia. L’olio che in questo momento preferisco di questa categoria è

OLIO ESSENZIALE DI VETIVER



Anche per saperne di più sul vetiver vi rimando al post dedicato che ho pubblicato sul blog qualche settimana fa  https://emanuelaferrari.blogspot.com/2020/10/olio-essenziale-di-vetiver.html

Come sempre possiamo utilizzare questi oli singoli o in sinergia; tendenzialmente se li utilizzo in sinergia vado a mettere insieme un agrume con un fiore e una radice (per esempio molto buono secondo me è bergamotto, ylang ylang e vetiver).

Ricordiamo sempre che se applichiamo gli oli essenziali di agrumi sulla pelle dobbiamo evitare di esporre alla luce diretta del sole la parte dove abbiamo applicato l’olio per almeno 12 ore perché gli oli essenziali di agrumi sono fotosensibilizzanti

Abbiamo così fatto una carrellata degli oli essenziali che vanno a ridurre i sintomi di ansia e stress; attenzione però che la cose più importante è poi andare a cercare le cause di queste problematiche e lavorare su noi stessi per eliminarle. Agire in modo sintomatico è utile per alleviare una sofferenza, ma è fondamentale cogliere la radice del problema ed eliminarla per evitare che ritorni.


giovedì 19 novembre 2020

STUDIO, CONCENTRAZIONE, MEMORIA...QUALI OLI ESSENZIALI MI POSSONO AIUTARE?

 


Oggi ho deciso di parlarvi di quali oli essenziali possono esserci di aiuto quando abbiamo necessità di concentrarci, focalizzarci e memorizzare; o meglio vi parlo degli oli essenziali che mi piace utilizzare e mi aiutano particolarmente quando devo concentrarmi per studiare o fare lavori particolarmente di concentrazione. Saranno quindi oli molto utili per gli studenti quando magari tendono a distrarsi o per tutte quelle persone che lavorano molto con la mente e necessitano di concentrazione ed evitare distrazioni.

OLIO ESSENZIALE DI LIMONE

È molto utile per mantenere il focus su quello che stiamo facendo, quindi nel caso degli studenti o di chi ha bisogno di concentrazione e di focalizzazione per portare avanti un determinato lavoro. L’olio essenziale di limone fa questo perché lavora sulle funzioni dell’emisfero sx e in questo modo potenzia l’attenzione, la concentrazione, la memoria ed il pensiero logico-razionale. Oltre a mantenerci centrati il limone mantiene anche alto il tono dell’umore e ci mantiene di buonumore durante l’attività che stiamo svolgendo.

OLIO ESSENZIALE DI ROSMARINO

Molto utile per chi studia questo olio essenziale aiuta soprattutto per quanto riguarda la memoria. Ha una importante azione sulle funzioni cognitive: aumenta l’attenzione, la prontezza, la vitalità ed è un tonico del sistema nervoso.

OLIO ESSENZIALE DI MENTA PIPERITA

L’olio essenziale di menta è un olio che io utilizzo soprattutto quando ho un po’ di “abbiocco” e invece ho bisogno di essere ben sveglia e concentrata; lo annuso o ne passo un pochino sulle tempie e la sua freschezza mi sveglia. È un olio infatti utile per favorire la chiarezza mentale e per alleviare la fatica intellettuale. Utile anche per il mal di testa da affaticamento mentale (sempre passato sulle tempie).

OLIO ESSENZIALE DI BASILICO

È un tonico del sistema nervoso centrale, riduce la stanchezza mentale e lo stress. È uno stimolante del pensiero logico-razionale, dell’attenzione, della concentrazione e della memoria. Aiuta anche ad avere ordine ed organizzazione mentale.

Tutti questi oli possono essere usati singolarmente o in sinergia, per esempio a me piace molto mettere insieme limone e rosmarino. Possono essere diffusi nella stanza in cui ci troviamo con un diffusore a ultrasuoni, messa una goccia sul palmo delle mano, sfregate insieme le mani e inalati dalle mani a coppa o semplicemente inalati dalla bottiglietta.

YOGA...MI INTERESSA...VORREI APPROFONDIRE...MA DA CHE LIBRO INIZIO?

Con il post di oggi vorrei dare qualche suggerimento a chi volesse approfondire la tematica dello Yoga ma non sa da che libro iniziare, anche perché, se entriamo in una libreria (fisica o online), troviamo una miriade di testi più o meno validi a riguardo. Ho pensato di darvi qualche suggerimento sia per chi volesse approfondire la parte più teorica sia per chi al momento è più interessato alle posizioni sia per volesse un’infarinatura di entrambe le cose.

Se vi interessa qualcosa di introduttivo sulla teoria un libro molto bello, scorrevole (non è uno di quei mattoni che fa passare la voglia di leggerlo), completo è:

“L’albero dello Yoga” di B.K.S. Iyengar, Casa Editrice Astrolabio - Ubaldini Editore



Scritto da uno dei principali maestri di Yoga contemporanei, Iyengar ci spiega in modo sintetico e chiaro quello che è la filosofia Yoga, non solo un insieme di posizioni ma un vero e proprio stile di vita. Per chi volesse iniziare a conoscere quello che sta dietro alla pratica fatta di posizioni e respirazioni che ci viene proposta a lezione questo libro è molto consigliato.

Sempre dello stesso autore:

“Teoria e pratica dello Yoga” di B.K.S. Iyengar, edizioni Mediterranee



Un grande classico dopo un breve ma esaustivo iniziale excursus sulla teoria vengono sviscerate nei particolari le varie posizioni e respirazioni con spiegazioni scritte e immagini delle asana eseguiti dal maestro Iyengar. È davvero un classico per allievi e insegnanti, da leggere o consultare al bisogno.

Molto simile come impostazione ma concentrato sull’universo femminile è un libro scritto dalla figlia del maestro Iyengar, Gita S. Iyengar

“Yoga per la donna” di Gita S. Iyengar, edizioni Mediterranee


Anche questo come il precedente, dopo una breve iniziale introduzione teorica sullo Yoga, lo Yoga in relazione alle donne e le varie età della donna, sviluppa una lunga parte dove vengono descritte le varie posizioni (con spiegazione scritta e foto) anche in relazione alle età della donna (età fertile, menopausa, gravidanza). Vengono anche date delle sequenze base da cui prendere spunto per sviluppare una propria pratica personale.

Un altro libro molto interessante che propone sia una parte teorica ma anche una grossa parte pratica di livelli diversi (fisico, mentale e spirituale) è

“Il cuore dello yoga” di T. K. V. Desikachar, Ubaldini Editore



Scritto dal grande maestro contemporaneo Desikachar è un ottimo libro per avvicinarsi allo Yoga; infatti vengono spiegate posizioni, respirazione, meditazione e insegna al praticante come sviluppare una pratica personale adatta al proprio attuale stato di salute, età, professione e stile di vita.

Se siete invece appassionati di anatomia e di biomeccanica delle posizioni Yoga, ma davvero per nerd di anatomia ci sono i libri del dottor Ray Long (un ortopedico esperto di Yoga); i due libri base sono

“I muscoli chiave dello Yoga” e “Yoga terapeutico” (non fatevi travisare dalla parola terapeutico, di terapia c’è poco nulla in questo libro che parla delle posizioni base dello Yoga) entrambi della Om edizioni.



In questi libri viene fatta una carrellata biomeccanica umana gruppo muscolare per gruppo muscolare e vengono esaminate anche con delle bellissime illustrazioni come “funzionano” le varie posizioni Yoga dal punto di vista anatomico. Nulla di teoria dello Yoga ma un’ottima guida di anatomia funzionale yogica. Questi sono i due libri base, ci sono poi, sempre dello stesso autore, anche delle monografie un po’ più avanzate sui vari gruppi di posizioni.

A questo punto non mi resta che augurarvi buona lettura!

A presto..

 

mercoledì 18 novembre 2020

OLIO ESSENZIALE DI LIMONE


 

Quello di limone è uno degli oli essenziali più conosciuti, diffusi ed economici; è ottenuto attraverso la spremitura a freddo della buccia dei frutti.  Viene spesso utilizzato come aroma alimentare per esaltare il gusto di dolci e piatti.

Dal punto di vista fisico è astringente, riequilibra la pelle grassa, schiarente per le macchie cutanee, equilibrante, antisettico e deodorante

È ottimo per favorire la concentrazione e la focalizzazione, è infatti stimolante del sistema nervoso, in particolare dell’emisfero sinistro (ottimo nella stanza degli studenti magari con il rosmarino che aiuta la memoria). Stimola la concentrazione in senso analitico, il pensiero logico e razionale, la memoria e facilita nel prendere decisioni. Diffuso in un ambiente di lavoro crea un’atmosfera più serena e migliora le performance; a tal proposito pensate che in Giappone sono stati fatti degli studi che collegano la diffusione nell’ambiente dell’olio essenziale di limone con la riduzione degli errori di battitura.

L’olio essenziale di limone aiuta anche a ad avere una visione chiara della realtà e a passare dalla teoria all’azione (utile per le persone timide e insicure).

Per il suo caratteristico aroma solare, stimolante ed energizzante, come tutti gli oli essenziali provenienti da agrumi, favorisce sensazioni di allegria e gioia, leggerezza del cuore.

COME UTILIZZARLO

  • Messo 1-2 gocce in un bicchiere o in una borraccia d’acqua (attenzione bicchiere o borraccia non di plastica) per insaporire l’acqua.
  • Applicato, magari insieme alla lavanda che è lenitiva, sulle punture di insetto
  • In caso di mancanza di concentrazione o stanchezza mentale diffuso nell’ambiente.
  • Diluito in acqua (1-3 gocce per fare sciacqui del cavo orale)
  • Per il bagno, aggiungere 5 gocce a 5 ml di olio vettore o a sale marino o Sali di Epsom.
  • Per il massaggio, mescolare 5 gocce con 10 ml di olio vettore.

ATTENZIONE: come tutti gli oli essenziali provenienti da agrumi anche l’olio essenziale di limone è fotosensibilizzante; quindi è fondamentale non esporsi al sole per almeno 12 ore dopo l’applicazione sulla pelle.

BIBLIOGRAFIA

  • "Guida completa agli oli essenziali" di F. Canteri ed. Il Punto d'Incontro
  • "PsicoAromaterapia" di S. Petrini ed. Il Punto d'Incontro
  • "Ayurveda e aromaterapia" di B. Miller e L. Miller ed. Il Punto d'Incontro