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Medico Fisiatra, Medico Ayurvedico diplomato c/o Ayurvedic Point (Corso di Master quadriennale in Medicina Ayurvedica), insegnante di Yoga, oli essenziali

lunedì 5 ottobre 2020

PRATICA YOGA E AGNI

 Lo yoga produce numerosi benefici sul piano psicofisico, tra i quali c'è un miglioramento della digestione. I movimenti di determinate asana comprimono e decomprimono l’addome, favorendo i processi digestivi anche grazie a una migliore ossigenazione degli organi interni. È importante sapere che la pratica dello Yoga non deve essere effettuata dopo i pasti, ma occorre aspettare almeno tre ore da un pasto principale prima di eseguire le asana.

Lavorano sul fuoco e sull'aumentare il calore principalmente le posizioni che prevedono una torsione (Ardha Matsyendrasana, Parivritta Parsvakonasa, Parivritta Trikonasana) o l’attivazione dei muscoli dell’addome (es. Navasana e Chaturanga Dandasana). Le torsioni in particolare oltre a svolgere un massaggio e una stimolazione dei nostri organi addominali, ci predispongono per il cambiamento, per vedere gli avvenimenti della vita da una nuova prospettiva lasciandoci alle spalle il passato.



Anche i mudra (posizione delle mani) possono aiutare il nostro agni; un esempio è Agni Mudra. Agni mudra aumenta il calore nel corpo, migliora la digestione e il metabolismo, aumenta coraggio e fiducia, riduce tossine e tristezza. Possiamo mantenere questo mudra dai 5 ai 20 minuti durante la nostra pratica di meditazione quando vogliamo dare l'intenzione di purificare e accendere il nostro fuoco.



Una respirazione base che può andare benissimo per portare equilibrio e purificazione è Nadi Sodhana Pranayama. Nadi Sodhana Pranayama è una respirazione a narici alternate, molto equilibrante fisicamente e mentalmente ma anche purificante. Un ciclo di Nadi Sodhana è composto da inspirazione attraverso la narice sinistra, espirazione a destra, inspirazione a destra ed espirazione a sinistra. Il numero di cicli da praticare dipende dal tempo disponibile, dalla tipologia della nostra pratica e dalla nostra esperienza.

Per ravvivare il fuoco e riscaldare possono essere anche fatte respirazioni specifiche rivitalizzanti come Bastrika e Kapalbhati, sono però respirazioni molto forti che è meglio praticare con un buon insegnante di Yoga se non siamo praticanti esperti in modo da eseguirle nel modo corretto e soprattutto non eseguirle se abbiamo delle controindicazioni.

Una buona pratica di meditazione ci può essere d'altro canto utile per rafforzare agni mentale, quello che ci serve per metabolizzare e digerire cambiamenti, emozioni, pensieri.

Attenzione però a non eccedere con le pratiche riscaldanti, come tutte le cose devono essere eseguite con il giusto equilibrio per non andare a cadere nel problema opposto, l'eccesso di calore.

A questo punto...buona pratica riscaldante a tutti!!!!

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